richiedi info su via del martirio

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da Cagliari a Carloforte

la via del martirio
 

La Via del Martirio è la via con più connotazione religiosa, prende nome dall’unione fisica dei siti del martirio di Sant’Antioco e di Sant’Efisio.

Partenza da Cagliari passando da Chia, Pula e Nora, dall’Isola di San Pietro (Carloforte), si percorre l’isola di Sant’Antioco attraversando Calasetta e la stessa sant’Antioco, dove il golfo di Palmas ci accompagnerà fino alle saline ed a Porto Pino, è l’inizio del  #cammino100torri e delle 70 tappe.

Sant’Antioco e Sant’Efisio due martiri importantissimi per la storia della Sardegna,  assieme a Nostra Signora di Bonaria patrona della Sardegna.

 

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DENTRO LO ZAINO…

prima di partire per un lungo viaggio come lo è il #cammino100torri bisogna rispondere ad alcune domande.

una delle domande ricorrenti è sempre: cosa metto dentro lo zaino?

poche cose ma buone.

la seconda domanda è: dove lo compro?

noi per facilità vi abbiamo elencato tutto quello che troverete su Amazon e vi arriverà a casa.

Non tutti abbiamo il negozio di fiducia, e spesso e volentieri non troviamo tutto.

in questo mondo frenetico forse è meglio spendere poche ore davanti al pc e far arrivare tutto insieme a casa…

fateci sapere nei commenti se siete d’accordo con le nostre scelte ma soprattutto diteci cosa usate o vi portere.

CARICO INV EST 24

ORE

NOT
ZAINO
passaporto del camminatore X X X X
Zaino da 40 litri ben collaudato. La capienza dello zaino varia sopratutto al peso e all’altezza dei singoli
In media il peso dello zaino carico non dovrebbe essere superiore al 10% del peso corporeo.
1 copri zaino impermeabile X X X X
MARSUPIO
Carta di Identità X X X X
Bancomat europeo o Carta di Credito. Ottime le carte ricaricabili, come la PostaPay-VisaEletronic (Attenzione! verificare le eventuali commissioni applicate all’estero: alcune carte non le hanno, ma altre le hanno molto salate!) X X X X
PASSAPORTO rilasciato dall’ ass. #CAMMINO100TORRI X X X X
Tessera sanitaria X X X X
Portamonete con soldi per le spese quotidiane X X X X
Fazzoletti di carta X X X X
Occhiali da sole X X
PER DORMIRE
1 sacco a pelo modello tecnico (peso max 600/700 g) X X X
1 sacco lenzuolo (facoltativo) X X X X
1 tappetino sotto sacco a pelo X X X
2 tappi per orecchie X X
tenda monoposto X
amaca X X
PER CAMMINARE
2 bastoncini da escursionismo regolabili o bastone in legno (bordone), X X X X
1 borraccia per l’acqua 0,75 l X X X X
1 lampada frontale con pile di scorta, X X X X
1 lampada a mano (torcetta) piccola da tasca, X X X X
1 orologio (quello tecnico con barometro, altimetro e bussola è facoltativo). X X X X
ABBIGLIAMENTO EXTRA
Scarpe escursionismo basse per l’estate e alte per la stagione più fredda (ben collaudate) X
Sandali da escursionismo: sono facoltativi, però utili per alternarli con gli scarponcini in caso di necessità nella stagione più calda, X X X
2 paia di calze da escursionismo, X X X X
1 cappello a falde larghe e bandana, X X X X
1 poncho impermeabile o giacchetta impermeabile, X X
2 pantaloni lunghi (o allungabili) da escursionismo, X X X X
1 camicia in tessuto tecnico X
2 magliette in tessuto tecnico. X X X X
3 paia di mutande in cotone o microfibra. X X X
1 felpa con cappuccio X X X X
1 pile leggero, X X
NEL PERIODO INVERNALE…
1 paio ghette basse (nella stagione più fredda per ripararsi dalle pozzanghere e fango), X X
Berretto in pile con copri orecchie e/o bandana in pile X X
1 paio di guanti antivento e antipioggia, X X X
1 giacca tecnica antivento/antipioggia invernale. X X X
1 paio di occhiali da sole lenti gialle (utili anche per il vento e la pioggia battente). X X
2 paia camice tecniche da escursionismo stagione fredda, X X
1 maglia tecnica a maniche lunghe, X X X
1 calzamaglia in micropile per notte (facoltativa), X X X
IGIENE PERSONALE
1 confezione sapone marsiglia solido o liquido (si può usare per lavarsi e per fare il bucato) X X
1 dentifricio e spazzolino X X
2 rasoi usa e getta (per gli uomini), X X
1 crema liquida tipo Prep (consigliata serve anche per gli arrossamenti da vento e scottature da sole), X X
2 asciugamani in microfibra piccoli, X X X
1 forbicina e limetta unghie (se non comprese nel kit pronto soccorso), X X
1 ciabatte per doccia X X X
3/4 metri di corda per stendere, una decina di mollette piccole o in alternativa una decina di spille da balia misura grande. X X X
PRONTO SOCCORSO
kit pronto soccorso X X X X
Per curare le vesciche: cerotti specifici per vesciche, serie di aghi e 1 rocchetto piccolo di filo bianco X X X X
Medicinali (consigliati): X X X X
Analgesico (1 blister), X X X X
Tachipirina (1 blister), X X X X
Aspirina (1 blister), X X X X
Imodium (1 confezione in compresse), X X X X
1 confezione di Vaselina o crema emoliente per i piedi, X X X X
Crema solare ad alta protezione per il periodo estivo. X X X
ALIMENTI DI SCORTA
Alcune bustine: caffè solubile, the, zucchero e sale; X X X X
barrette energetiche, bustina di frutta secca, caramelle miele e/o alle vitamine. X X X X
bottiglia acqua 2 litri X X X
bottiglietta acqua 0,50 x 2 X X X X
VARIE
1 – 2 WOKI TOKI
Fornellino
1 piccolo kit cucito d’emergenza X X X X
1 tazza-bicchiere in metallo per bevande calde, X X X X
1 bicchiere plastica gomma retrattile, X X
1 coltellino tipo svizzero con posate da viaggio (attenzione agli eventuali controlli aeroportuali!) X X X X
1 porta carte in plastica impermeabile, per carte geografiche e descrittivi Cammino, X X X X
1 quaderno, X X
1 block notes piccolo, X X X X
1 biro, X X X X
1 matita con gommino per cancellare, X X X X
1 Guida del Cammino #cammino100torri X X
1 carta geografica del Cammino in scala 1:25mila X X X X
1 Macchina fotografica compatta, con schede di memoria di ricambio, batterie di scorta e/o ricaricabili, X X X X
1 cellulare con caricabatteria X X X X
1 lettore MP3 con musica (facoltativo) X X X X

COPERTURA RETE

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VIA SARCAPOS

VIA sarcapos

da VILLASIMIUS a arbatax

18Torre-di-San-Luigi-Isola-di-Serpentara

Via Sarcapos, si estende per 143 km lungo la costa del Sarrabus, comprendendo i comuni di Castiadas, Muravera, San Vito, Villaputzu, e Villasimius. Una zona poco popolata, dalla densità di molto inferiore a alla media nazionale (25 abitanti/km). Della Via Sarcapos fanno parte oltre al salto di Quirra, punte montuose come il Massiccio dei Sette Fratelli (1.023 m) e quello del Cardiga (676 m), che arrivano al mare e vanno ad arricchire il paesaggio con scarpate scoscese, spiagge e piccole pianure alluvionali. Il cammino si sviluppa lungo le aree pianeggianti costiere dovute alla deposizione di materiale di origine alluvionale; e qui che si incontrano numerosi stagni di varia grandezza tra i quali il più importante è quello di Colostrai.
Caratteristica della Via Sarcapos è la presenza del Flumendosa, il fiume principale del Sarrabus, con la sua valle, prima stretta ed incassata tra i monti, poi distesa in una fertile pianura alluvionale (Sa Forada). Questa conformazione si ripete costantemente, seppur in forma minore, per tutti i corsi d’acqua della zona con carattere torrentizio (Rio Quirra, Rio Picocca). Il Flumendosa, l’antico Saeprus dei romani, è il secondo
fiume della Sardegna per lunghezza (127 km) ed il terzo per ampiezza di bacino (1.826 km). Le vie di comunicazione marittime erano un tempo attive nello scalo fluviale sul Flumendosa di Sarcapos (l’attuale Santa Maria di Villaputzu), di epoca punico-romana e più recentemente di Porto Corallo a Villaputzu.
Sarcapos o (Sarcopos) era un’antica città della Sardegna di epoca fenicio-punica e romana situata nella subregione del Sarrabus, a cui etimologicamente dà il nome. La sua esatta ubicazione è stata a lungo oggetto di dibattito ed oggi si tende a localizzarla nel territorio di Villaputzu, presso il rilievo di Cuccuru Santa Maria, al pochi km dalla foce del Flumendosa. Di essa rimangono alcune tracce come i resti di un edificio che si
presume fosse un tempio e una necropoli che ha restituito oltre 170 sepolture puniche e romane. Oltre alle acque cristalline che lambiscono le sue spiagge e le sue scogliere, in buona parte presidiate da torri aragonesi, il Sarrabus è ricoperto da una fitta vegetazione in cui i profumi di corbezzolo, lentisco, mirto, lecci, querce si mescolano generando fragranze intense. Per quanto riguarda le coste, il Sarrabus vanta uno sviluppo costiero ampissimo nei quali si alternano calette e spiagge incantevoli raggiungibili a piedi tramite
il Cammino 100 Torri e godibili anche a cavallo. I tesori lasciati dall’uomo nel corso della storia amplificano
la bellezza dei suoi luoghi come le domus de janas inglobate nella chiesa di San Priamo a San Vito, oltre ai nuraghi di S’omu’e s’Orcu nella piana di Santa Giusta e quello di Asoru nei pressi di San Vito e tanti altri monumenti artistici e naturali che aspettano di essere visitati e scoperti. La Via Sarcapos parte da
Villasimius ed ha come punto di arrivo Tertenia. Il percorso è caratterizzato dalle lunghe spiagge come quella di Costa Rei e Feraxi. il tempo di percorrenza della Via Sarcapos va dai cinque ai sette giorni, alternando arenili a faticosi sterrati.
Punti di Forza Via Sarcapos presenta una grande presenza di torri e chiese, alternate a paesaggi costieri mozzafiato, ideali per un vacanza lenta e rilassante, grazie alle tantissime strutture ricettive presenti nella zona (soprattutto camping molto ben attrezzati). Come la Via degli Angeli, Via Sarcapos per la sua totalità
ha un elevato numero di chioschi e bar. Un altro punto di forza è il silenzio che le lunghe spiagge offrono ai camminatori: quasi ogni giorno, infatti si affrontano più di 10 km di spiaggia, rendendo il cammino arduo
ma sicuramente suggestivo dal punto di vista ambientale.
Difficoltà Il percorso in se, è assai pianeggiante ma i lunghi camminamenti a bordo spiaggia lo rendono difficoltoso e faticoso per chi non è particolarmente allenato. Per non perdere la magia del cammino lungo la costa, occorrerebbe intervenire nelle peschiere di Feraxi e San Giovanni, per garantire un passaggio
sicuro ed ininterrotto ai camminatori, eliminando svariati chilometri su asfalto. Un’altra diffilcoltà che si può riscontrare soprattutto nel periodo invernale, sono i fiumi e le loro foci: la foce del Flumendosa, per esempio, rimane “sbarrata“ per una decina di mesi l’anno, ed in quelli in cui rimane aperta, sarebbe opportuno indicarne la non percorribilità. A tale problema si potrebbe ovviare sfruttando la deviazione Muravera / San Vito / Villaputzu, o offrendo un servizio di transbordo, in collaborazione proprio con le peschiere, rendendo il cammino ancor più caratteristico. Nelle tappe in località Quirra il cammino 100 torri per la prima volta si addentra per più di 2km lontano dalla costa. Anche l’accoglienza in questa zona è un po’ carente avendo la chiesa di San Nicola come unico alloggio oltre ad un solo albergo. Si renderà opportuno apportare migliorie dal punto di vista dell’accoglienza ai camminatori.

IL PORTO DEI FENICI E DEI ROMANI

#023 -Torre della Porta o Torre dei Dieci Cavalli
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tutte le tappe del #cammino100torri le trovi nella GUIDA ufficiale
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Per realizzare questo non basta la passione!

Con una piccola donazione di 1€ ci aiuterai a tracciare il percorso: l’associazione #Cammino100Torri,  ti ringrazia per il tuo contributo!

Con questo piccolo gesto di altruismo hai scelto di sostenere il progetto del più grande cammino regionale d’Italia.

WANDERLUST TOWER

wanderlust tower

chi sono per noi i wanderlust tower

per noi i WANDERLUST TOWER sono tutti coloro che non riescono a stare mai fermi in un posto e sentono l’irrefrenabile desiderio di esplorare il mondo, e quindi anche la nostra Sardegna, di vedere luoghi nuovi e di conoscere nuove culture, ma soprattutto abbiano quasi la necessità di PERCORRERE IL #CAMMINO100TORRI

vi diciamo fin da subito che se avete la voglia di percorrere il #cammino100torri potreste essere affetti dalla sindrome di wanderlust, anche conosciuta come la malattia del viaggiatore.

Il termine wanderlust è di origini tedesche e significa letteralmente “desiderio di viaggiare”.

Più che una malattia per alcuni è una fissazione, un’ossessione o magari anche la valvola di sfogo per alleviare insoddisfazioni personali. I “malati” di wanderlust si riconoscono al volo e ci sono dei segnali inequivocabili per comprendere se si è affetti da questa sindrome.

ecco come riconoscere un wanderlust

primo sintomo

la necessità viscerale di viaggiare, conoscere posti e gente nuova, fare esperienze inconsuete. Tra l’altro, se scegliete una località di mare, secondo uno studio condotto di recente, fa anche molto bene al cervello.

secondo sintomo

una vera e propria passione, un hobby adatto a tutti i sognatori e a quelli che pensano che la vita, per essere considerata tale, debba essere curiosa e originale.

Tuttavia una recente ricerca scientifica sembra aver dimostrato che i malati di viaggi sono tali perché ce l’hanno scritto nel DNA. La ricerca, pubblicata sulla rivista Evolution and Human Behaviour, è certa di aver individuato il cosiddetto ‘gene del viaggio’, ribattezzato appunto gene di wanderlust.

Il gene del viaggio non sarebbe altro che il recettore della dopamina D4, che sarebbe il diretto responsabile della passione e dell’amore per tutto ciò che è esotico e sconosciuto. Pare che questo recettore non sia presente in tutti, ma fa parte del DNA di circa il 20% della popolazione mondiale.

Ulteriori studi al riguardo hanno poi dimostrato che la maggior parte delle persone affette da questa sindrome sono geograficamente collocate in aree del mondo in cui storicamente i viaggi sono sempre stati incoraggiati, come per esempio l’Africa, da cui già milioni di anni fa migrarono i primi uomini.

Anche il National Geographic ha finanziato uno studio che ha rilevato come i wanderluster siano persone maggiormente propense ad affrontare rischi, a provare cibi nuovi, ad avere relazioni nuove .

Insomma, messa in questi termini non sembrerebbe proprio una brutta malattia, ma un impulso vecchio quanto l’uomo, che spingerebbe ad andare verso l’ignoto e a superare le barriere culturali e geografiche. Se allora sentite la voglia irrefrenabile di partire e navigate costantemente su siti di viaggi, potreste essere dei wanderluster anche voi.

Tu sei un waterderlust?

contatta l'associazione #Cammino100torri per ricevere il Testimonium
e farai parte del nostro albo

requisiti e criteri

requisiti e criteri per entrare nella lista

1

possedere il PASSAPORTO

2

comunicare all’associazione #cammino100torri la data della partenza (per poter richiedere il TESTIMONIUM della via o dell’intero periplo)

3

aver timbrato il PASSAPORTO almeno una volta al giorno durante il proprio cammino (strutture ricettive convenzionate, bar o similari)

4

aver “toccato” almeno 10 torri consecutivamente o aver completato un’ intera VIA

5

averlo percorso a piedi più del 90% del la VIA

Albo wanderlust #cammino10torri

#AROUNDSARDINIA

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#AROUNDSARDINIA

è l’evento dell’associazione #cammino100torri

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CHE TI SERVE?

  • zaino sacco a pelo altro…
  • guida
  • passaporto & credenziale
  • allenamento
  • informazioni sulla sardegna
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PARTECIPA

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ACCOGLIENZA

il #cammino100torri offre un ampia scelta tra strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere

  • CAMPING
  • HOTEL
  • BED & BREKFAST
  • STRUTTURE RELIGIOSE
  • CASE VACANZA
  • AREE SOSTA
  • FORESTERIE


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VIA CATALANA

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VIA DEI GIGANTI

via dei giganti

da bosa marina a torre dei corsari

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La via dei Giganti è il percorso lungo la costa che va dall’antica Cornus è un’antica città-stato della Sardegna, fondata nell’ultimo quarto del VI secolo a.C., passando da Tharros è un sito archeologico di origine fenicio della provincia di Oristano, situato nel comune di Cabras, inSardegnaed arrivando a Neapolis ovvero “Nuova città”, fu un’antica città della Sardegna, fra le più importanti località dell’isola. Era collocata all’estremità meridionale del Golfo di Oristano, nell’attuale località di Santa Maria di Nabui, nel comune di Guspini, La città fu sotto controllo fenicio-punico e successivamente romano.

Una via piena di storia e reperti e tracce di civiltà passate, passando dalle popolazioni nuragiche, fenicie,romane ed arrivare a noi con tutta la sua bellezza.

tracce del nostro passato

#078 - Torre Grande di Oristano
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VIA DELLE MINIERE

VIA DElle miniere

da torre dei corsari a porto scuso

#081 - Torre di Flumentorgiu - Torre dei Corsari

La via delle Miniere è il tratto del #cammino100torri che attraversa la costa sud ovest della Sardegna. Attraversa il primo Parco Geominerario riconosciuto Patrimonio dell’Unesco. La storia dei minatori e le lotte dei lavoratori trovano casa a Bugerru chiamata «petite Paris» ovvero “piccola Parigi” in quanto i dirigenti minerari che si erano trasferiti nel borgo minerario con le rispettive famiglie avevano ricreato un certo ambiente culturale. Mentre dall’altra parte c’erano i minatori che lavoravano in condizioni disumane, sottopagati e costretti a turni di lavoro massacranti, spesso vittime di incidenti mortali sul lavoro; questi erano organizzati nella Federazione dei minatori.

Un percorso tra le più belle spiagge selvagge e l’architettura industriale mineraria.

LE MINIERE SUL MARE

#084 - Torre Porto Paglia
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VIA DEL MARTIRIO

via del martirio

da porto scuso a cagliari

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La Via del Martirio è la via con più connotazione religiosa, prende nome dall’unione fisica dei siti del martirio di Sant’Antioco e di Sant’Efisio. Dall’isola di san Pietro (Carloforte), si percorre l’isola di Sant’Antioco attraversando Calasetta e la stessa sant’Antioco, dove il golfo di Palmas ci accompagnerà fino alle saline ed a Porto Pino. Obbiettivo finale :Cagliari passando da Chia, Pula e Nora, concludendo il #cammino100torri dopo 70 tappe e 1284km Sant’Antioco e Sant’Efisio rappresentano assieme a Nostra Signora di Bonaria I patroni della Sardegna, con feste di carattere popolare e folkloristico. (1 maggio)

SULLE ORME DEI SANTI

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